Poi, però, mi ricordo che in qualche modo alcuni momenti possono essere "riportati in vita", in un certo senso. E allora ripenso a quando mio papà mi cucinava il bollito ripassato in padella, perchè questo piatto a me lo ha preparato sempre e solo lui! Non l'ho mai mangiato da nessun'altra parte, né al ristorante né a casa di parenti o amici, anche se è un piatto abbastanza comune e ubiquitario.
Sono un po' gelosa di questa ricetta, non tanto per la raffinatezza del piatto quanto per quello che per me rappresenta. Penso però che sia giusto condividere con gli amici le cose belle e buone.
Per preparare questo piatto servono degli avanzi di bollito di manzo o di vitello, meglio ancora se misto. Io di solito per fare il bollito utilizzo una parte magra tipo la polpa di manzo, e un pezzo più grasso come il biancostato. Questa volta ho comprato un pezzo di reale con l'osso.
Le dosi sono indicative per 4 persone, ma tutto dipende da quanto bollito vi avanza. Visto che a me questo piatto piace tantissimo, non aspetto che avanzi del bollito, ma compro apposta la carne per farlo.

600 g di carne per bollito (il peso è riferito alla carne pesata cruda)
1 e 1/2 cipolla bionda
12 pomodorini a grappolo o Pachino
un po' di brodo
olio extravergine di oliva, sale, pepe
L'operazione più lunga consiste nello sfilacciare a mano la carne, seguendo l'andatura delle fibre muscolari. Più i pezzetti sono piccoli, più il piatto viene buono.
Tagliare le cipolle a fettine sottili di circa mezzo centimetro e farle rosolare in un po' d'olio fino a quando saranno appassite. A quel punto aggiungere i pomodorini, lasciar cuocere per 3-4 minuti e poi unire la carne sfilacciata, salare e pepare. Aggiungere un mestolino di brodo e lasciar cuocere con il coperchio a fiamma viva per qualche minuto. A piacere si possono aggiungere un po' di peperoncino e una spruzzata di prezzemolo tritato.
