domenica 5 febbraio 2012

Viticoltori di montagna

Finalmente con tutta questa neve l'inverno è degno di essere chiamato tale.
Fa freddo e dopo tante fatiche riesco a concedermi un intero week end all' insegna del relax, del cibo e delle cantine.
Era da un po' che volevo fare un viaggetto e anche se la meta non è poi così lontana va bene lo stesso, l' importante è staccare la spina.
Boario Terme non è proprio una bellissima cittadina, anzi, direi che se non avessi avuto la fortuna di avere un buono prepagato in un albergo di lusso con Spa annessa probabilmente non l'avrei scelta!
Una delle motivazioni più convincenti di questo viaggio è di sicuro la visita alla cantina del giovane Vignaiolo Enrico Togni, viticoltore di montagna che ha seguito la sua passione per il vino e per le vigne e l'ha trasformata in un lavoro.
Enrico è da ringraziare non solo per la sua gentilezza, ma anche per il consiglio di andare a mangiare all' Enoteca Rosso di Sera. Ambiente molto confortevole, etichette interessanti tra cui mi salta all' occhio un Bartolo Mascarello, cibo ottimo, prezzi onesti e servizio inappuntabile. Non so cosa scegliere da mangiare, ci sono un sacco di piatti che mi stuzzicano, ma alla fine mi lascio tentare da una gustosissima pizza con cipolla e pancetta, si scioglie in bocca e risalta l' impasto leggero e croccante. Anche i casoncelli speck e zucca e la tagliata sono ottimi, ma la pizza è insuperabile. Leggendo il menù noto con piacere anche l' attenzione per le materie prime e la scelta di molti prodotti a kilometro zero.
La domenica è il giorno dedicato alla cantina.
Enrico ci racconta un po' la sua storia, quella dei suoi vigneti e di ogni bottiglia e ci scappa anche una bella passeggiata nella neve, proprio per andare a vedere dove nasce il vino.
Penso che potrei stare un pomeriggio intero ad ascoltare quello che racconta un vignaiolo veramente appassionato e motivato; è bellissimo sapere mentre bevi un bicchiere di Martina perchè si chiama così, dove nasce, come "cresce" e anche immaginarsi la sua futura evoluzione.
Ogni sorso di vino, che sia Lambrù, Opol, Erbanno o Martina, è una spremuta di amore e passione per ciò che si fa ed è proprio bello bere un buon calice in modo consapevole, lo si apprezza ancora di più.
E dopo questa giornata la mia cantina è molto contenta di questi nuovi acquisti e io lo sono ancora di più per aver imparato anche oggi delle cose nuove.

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